Sindrome delle gambe senza riposo (RLS) Cos’è e quali sono i trattamenti

Hai mai sentito parlare della sindrome delle gambe senza riposo? È una condizione molto fastidiosa per chi ne soffre nonché uno dei principali disturbi del sonno poiché rende molto difficile assopirsi. Cercheremo di capire in questo articoli di cosa si tratta esattamente e come poterlo affrontare.
Cosa è la sindrome delle gambe senza riposo (RLS)
Partiamo dal definire esattamente cosa è questo disturbo, abbreviamo solitamente come RLS. Si sviluppa a livello neurologico e comporta un impellente bisogno di muovere le gambe nel momento in cui ci si mette a letto per andare a dormire. Ovviamente questo ritarda il sonno e comporta anche una serie di fastidi come il formicolio alle gambe, oppure prurito o in alcuni casi dolore. Per chi soffre di tale sindrome è molto difficile riuscire a tenere le gambe ferme e ciò si manifesta solo nel momento in cui appunto ci si distende per riposarsi.
Il sonno è importantissimo per garantire la giusta energia durante il giorno successivo ma anche per rigenerarsi dalla fatica di quello appena trascorso, ecco perché chi soffre di RLS e quindi non riesce a riposare correttamente, accuserà problematiche anche durante le ore diurne come stanchezza e spossatezza. A volte si può manifestare anche quando si è seduti per lungo tempo ed è un disturbo particolarmente diffuso in donne e anziani, ma in percentuale minore anche negli uomini.
Quali sono le cause
È molto difficile individuare la sindrome delle gambe senza riposo perché solitamente si pensa che si tratti di uno stato di nervosismo ma è importante diagnosticare il prima possibile tale problema per poter intervenire altrimenti con il passare del tempo peggiorerà arrivando anche ad impedire completamente il sonno. Si manifesta in età adulta incidendo fin da subito in modo negativo sulla qualità della vita e per quanto riguarda le cause, esse sono diverse, infatti la sindrome potrebbe derivare da:
- carenza di ferro,
- squilibrio della dopamina,
- gravidanza, artrite reumatoide,
- problemi renali,
- alcolismo e altro ancora.
Principali sintomi
La sintomatologia è soggettiva, in base alla persona che accusa il disturbo infatti si può verificare non solo la difficoltà a tenere ferme le gambe quando si tenda di dormire, ma anche la stessa condizione riguardo le braccia, anche se in maniera sporadica. È difficile descrivere esattamente cosa prova la persona che soffre della RLS ma solitamente si tratta di formicolio, prurito, bruciore e dolore, risolvibili solo se appunto ci si muove. In alcuni casi la malattia può essere collegata a movimenti che si effettuano involontariamente durante la fase NREM del sonno.
Riassumendo, le persone che accusano questa sindrome non riescono ad avere un sonno adeguato e quindi accusano eccessiva stanchezza durante le ore diurne, nonché forti problemi di concentrazione. Se trascurala, la RLS porta non solo a insonnia ma anche a sbalzi di umore e depressione, vediamo quindi come possiamo intervenire in modo semplice.
Altre malattie legate alla RLS
Oltre ai disturbi che abbiamo appena citato ci possono essere altre patologie direttamente collegate nella manifestazione della sindrome delle gambe senza riposo. Tra queste possiamo avere:
- Amiloidosi
- Artrite reumatoide
- Celiachia
- Diabete Mellito
- Carenza di folati, magnesio e vitamina B 12
- Disordini autoimmuni (es. sindrome di Sjögren)
- Insufficienza venosa
- Frequenti donazioni di sangue
- Malattie della tiroide
- Malattia di Lyme
- Malattie renali allo stadio terminale (Insufficienza renale)
- Morbo di Parkinson
- Patologie del rachide
- Uremia
Rimedi per evitare la RLS
Ci sono alcuni accorgimenti che possiamo adottare se soffriamo di Sindrome delle gambe senza riposo (RLS) in modo da alleviarne i sintomi, è opportuno però precisare che si tratta di misure che vanno ad affrontare il problema e si dimostrano benefiche solo se questo è all’inizio e non in stato avanzato.
Innanzitutto partiamo con i comportamenti che sarebbe meglio evitare:
- Stress: gestirlo è fondamentale perché esso contribuisce non solo a tale disturbo ma anche a molti altri, quindi bisogna contenerlo con tecniche di rilassamento come la meditazione,
- Alcol: evitare di bere, soprattutto prima di andare a dormire perché incide molto sui sintomi dell’RLS,
- Attività fisica: è importante praticarla in ogni caso perché apporta numerosi benefici all’organismo, specialmente per quanto riguarda la sindrome delle gambe senza risposo. Tuttavia, se troppo intenso, l’esercizio fisico avrà l’effetto contrario, favorendola,
- Fumo: la nicotina altera il flusso sanguigno che, a contatto con i muscoli, favorisce il bisogno di muovere gli arti,
- Caffeina: moderarne l’uso, stessa cosa per il tè e le bevande contenenti alcol.
Per quanto riguarda i comportamenti benefici, troviamo di nuovo l’esercizio fisico perché se è vero che non bisogna esagerare, è comunque un’ottima misura per contrastare la sindrome delle gambe senza riposo (RLS), in particolare l’allenamento di resistenza che coinvolge le gambe, da svolgere per almeno 40 minuti ogni giorno. Anche lo stretching è buono perché distende i muscoli ma oltre all’esercizio fisico bisogna agire anche su altri fronti, migliorando ad esempio il sonno. Questo è importantissimo perché la sua mancanza induce stress e stanchezza, i fattori che più di tutti favoriscono la sindrome.
Quali sono i fattori di rischio
Dai vari studi scientifici sono stati trovati due fattori di rischio importanti dell’insorgenza di tale patologia: la gravidanza e le terapie a lungo termine con farmaci specifici.
Gravidanza
E’ bene sapere che circa il 25 – 40% delle gestanti soffre della sindrome delle gambe senza riposo. Generalmente però è un disturbo di tipo temporaneo che tende a sparire autonomamente a poche settimane dopo il parto. Detto questo però gli studi scientifici hanno dimostrato che le madri colpite da RLS durante la gravidanza corrono il rischio 4 volte maggiore di sviluppare di nuovo la malattia durante la senescenza.
Terapia a lungo termine con farmaci specifici
Adottare terapie specifiche con determinati farmaci per periodi prolungati di tempo è un fatto di rischio dell’insorgenza della sindrome delle gambe senza riposo (RLS). Nel caso il paziente già soffra di questa patologia l’assunzione di determinati farmaci peggiora la situazione. I principi attivi che sono responsabili di tale malattia sono:
- Anticonvulsivanti
- Antidepressivi triciclici
- Antidopaminergici
- Anti-istaminici
- Beta bloccanti (farmaci per la cura dell’ipertensione)
- Derivati del litio (utilizzati, per esempio, per la cura del morbo di Graves – Basedow)
- Difenidramina (ipnotico/sedativo)
- Inibitori della ricaptazione della serotonina.
Come fare per dormire bene
Per dormire bene possiamo agire in diversi modi:
- Posizionare un cuscino fra le gambe in modo che i nervi non siano compressi,
- Regolarizzare il sonno, quindi seguire una routine precisa per andare a dormire e svegliarsi,
- Indurre il rilassamento ad esempio con un bagno caldo,
- Spegnere i dispositivi elettronici perché passare troppe ore davanti ad uno schermo, soprattutto prima di dormire, rende difficile il sonno,
- Tenere un diario per tenere conto dei cambiamenti della sindrome in relazione a quelli nel proprio stile di vita, in modo da correggere le proprie abitudini quotidiane.
Diagnosi e trattamenti
Abbiamo elencato dei semplici rimedi ma ci sono anche dei trattamenti diversi e più importanti, di tipo medico e raccomandabili solo da uno specialista. Si tratta di misure risolutive che però devono seguire solo coloro che manifestano sintomi più gravi, come sonnolenza diurna. Grazie a questi trattamenti è possibile monitorare il problema con strumenti come la polisonnografia che valuta la qualità del sonno, così da individuare il rimedio migliore in base all’individuo.
Dopo una prima visita, il medico valuta la storia clinica dl paziente e richiede gli esami opportuni per capire la gravità della patologia, in seguito ci sono diversi trattamenti per gestire la sindrome:
- Cuscino vibrante da posizionare sotto le gambe per contrastare il formicolio,
- TENS, ossia stimolazione nervosa elettrica con corrente a bassa tensione,
- PRM, ossia assumere posizioni idonee per migliorare la sensazione di fastidio,
- Trattamenti per alleviare i sintomi come l’agopuntura e la riflessologia,
- Terapie farmacologiche che utilizzano prodotti che agiscono sulla dopamina come i farmaci per il Parkinson, gli oppiacei e gli antiepilettici. Per evitare l’assuefazione bisogna associare anche altre tipologie di rimedi per tenere sotto controllo la RLS nel lungo periodo.
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